Welfare aziendale, il ruolo centrale della sanità integrativa

Secondo i dati dell’Osservatorio Welfare Assolombarda, la sanità integrativa è il benefit preferito da aziende e dipendenti

Il fenomeno del welfare aziendale, anche grazie ai diversi interventi normativi in materia che si sono susseguiti negli ultimi anni, si sta sviluppando e diffondendo sempre di più nel nostro Paese. Health Italia da sempre crede nell’importanza di questo strumento, fondamentale per il miglioramento della qualità di vita dei dipendenti, della motivazione e di conseguenza della produttività e del lavoro.

Con Hi Welfare, l’azienda è in prima linea per offrire un supporto all’avanguardia nella gestione dei piani di welfare dedicati al personale di imprese ed enti; è inoltre associata ad ANSI – Associazione Sanità Integrativa e Welfare e, per il terzo anno consecutivo, ha collaborato alla redazione dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio Welfare Assolombarda (il n. 6/2020), di cui fa parte.

I dati dell’Osservatorio, che si occupa di monitorare l’andamento del mercato e le sue dinamiche evolutive attraverso i contratti nazionali e l’attività dei provider, dimostrano e confermano il crescente interesse dei lavoratori e delle aziende nei confronti del welfare aziendale: a dicembre 2019 gli accordi depositati presso il Ministero del Lavoro che prevedono misure di welfare hanno raggiunto il 52,9% del totale, in crescita rispetto al 46,7% di dicembre 2018. Una crescita volta a migliorare il benessere e la produttività dei dipendenti, proponendo benefit mirati alla conciliazione vita-lavoro e all’aumento del potere d’acquisto.

Gli strumenti di welfare aziendale sono previsti dal 74,5% degli accordi stipulati nel 2019, come risulta dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio dei dati relativi alla contrattazione aziendale condotta in Assolombarda, che complessivamente interessano poco meno di 30mila dipendenti.

Nel complesso, quanto le aziende investono in welfare?

Secondo il rapporto, l’investimento in welfare aziendale delle aziende vale mediamente il 2,8% del costo complessivo del fattore lavoro, con una crescita costante negli ultimi anni. Le imprese di maggiori dimensioni dichiarano il valore di incidenza superiore, prossimo al 4%, quasi il doppio rispetto alle aziende piccole (2,0%) e medie (2,4%).

Negli accordi stipulati in Assolombarda tra il 2016 e il 2019, i benefit di maggior successo sono quelli che prevedono forme di assistenza, integrano le misure previdenziali, supportano la formazione e attengono alla ristorazione. A seguire, quelli che riguardano la sfera della cultura e del tempo libero, la gestione dei tempi di lavoro (ferie, permessi o orario), gli aspetti della mobilità, gli interessi finanziari o assicurativi dei lavoratori. Più raramente, vengono scelti servizi di pubblica utilità o forme di sostegno alla maternità.

L’assistenza sanitaria integrativa è la misura più diffusa, scelta tra i benefit a disposizione dei dipendenti nel 91,1% dei casi. Molte volte una copertura sanitaria integrativa è prevista nei principali CCNL applicati dalle aziende associate, ma spesso si tratta di una precisa scelta a livello aziendale: lo strumento è stato inserito in ben il 76% degli accordi stipulati in Assolombarda nel periodo monitorato dall’Osservatorio (2016-2019). La sanità integrativa, che rappresenta il secondo pilastro del sistema sanitario italiano (il primo è rappresentato dal Servizio Sanitario Nazionale e il terzo dal sistema della sanità privata), è finalizzata a garantire il diritto alla salute di tutte le persone, tramite l’opera di Fondi Sanitari, Società di Mutuo Soccorso e Casse di Assistenza Sanitaria. Oltre a contribuire a garantire l’efficienza economica del sistema sanitario nazionale, limitando e razionalizzando la spesa e agendo sul rapporto tra prestazioni e risorse, risponde infatti al bisogno di salute e prevenzione dei cittadini.

Le aziende vi investono circa un quarto delle risorse destinate al welfare, per un controvalore pari allo 0,7% del costo del personale, sul totale del 2,8% investito in welfare.

In questi ultimi mesi, con l’emergenza sanitaria generata dalla pandemia di COVID-19, alcuni fondi sanitari e società di Mutuo Soccorso hanno inserito misure di sostegno per i lavoratori che hanno contratto il virus e anche per la fase 2, molte imprese attraverso misure interne di welfare si stanno organizzando per fornire ai dipendenti strumenti adeguati di supporto, con particolare riferimento al tema dello screening.

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